Comunico che :
1) Da Novembre 2019 non ricevo più presso la casa di Cura San Lorenzino di Cesena
2) Dal 1 Gennaio 2020 non ricevo più presso la Casa di Cura San Pier Damiano di Faenza
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È anche chiamata "prova da sforzo". Si tratta di un elettrocardiogramma effettuato durante uno sforzo fisico eseguito su una cyclette o su un tappeto rotante (tapis roulant)
Consiste nel registrare l’elettrocardiogramma e la pressione arteriosa mentre il Paziente pedale (con carichi di lavoro crescenti) su una cyclette o cammina su un tapis roulant.
L’uso più comune di questo esame è per valutare l’eventuale sofferenza sotto sforzo del cuore e quindi diagnosticare una malattia delle coronarie (le arterie che irrorano il cuore). Il vaso ristretto per l’aterosclerosi impedisce che il flusso di sangue aumenti. Perciò, quando il cuore ha bisogno di più sangue (come accade durante lo sforzo) si verifica quella che in termini medici si chiama “ischemia”. Si tratta di una sofferenza di una o più zone del cuore che si manifesta con dolore al petto ed alterazioni dell’elettrocardiogramma.
Come posso prepararmi alla prova da casa?
Al momento della prescrizione del test il Cardiologo Le dirà se esso deve essere condotto sospendendo alcuni dei farmaci che sta prendendo. Sia molto scrupoloso nel seguire queste indicazioni
Rispetti le istruzioni che Le verranno date prima dell’inizio del test.
Se svolge la prova dopo pranzo, faccia un pasto leggero senza alcool, tabacco o caffè.
Indossi abiti ampi, facili da sbottonare sul torace, e scarpe comode.
Dopo la prova può ripartire con i propri mezzi e riprendere la normale attività, oppure può farsi venire a prendere da qualcuno se è stanco.
Come si svolge la prova?
All'interno di una sala visite con semplici apparecchiature.
Deve salire sulla cyclette o sul tapis roulant.
Il medico o l'infermiere Le posiziona degli elettrodi autoadesivi sul petto e uno sfigmomanometro.
Il medico spiega quindi il funzionamento dell'apparecchio e il ritmo da adottare.
Questi preparativi vengono seguiti da una prima rilevazione elettrocardiografica e dalla misurazione della pressione a riposo.
L'esercizio è progressivo, facile all'inizio, e poi progressivamente più intenso.
Deve cercare di esercitare uno sforzo costante per il maggior tempo possibile.
Riferisca come si sente. Il medico o l'infermiere glielo chiederanno regolarmente.
Alla fine dell'esercizio, deve continuare i movimenti per qualche minuto in assenza di resistenza per riprendersi dallo sforzo. La registrazione dei dati termina quando si ritorna ai valori normali.
Non è una prova dolorosa, ma richiede un po' di fatica.
La prova presenta dei rischi?
La prova da sforzo è ben codificata e inquadrata. Viene realizzata da un cardiologo assistito da un infermiere o da un altro medico. Il cardiologo si assicura che Lei non presenti alcuna controindicazione alla prova. Prima e durante la prova, il Suo cuore viene monitorato. Durante l'esame deve segnalare qualsiasi difficoltà o sintomo. Il rischi di comparsa di problemi cardiaci sono bassi e vengono prese tutte le precauzioni per evitarli.
Quanto tempo dura?
Da 10 a 15 minuti per la prova vera e propria e 15 minuti per i preparativi.
A chi mi devo rivolgere per eseguire questa prova?
È il Suo medico che decide il luogo adatto. La maggior parte delle volte si tratta di un locale ospedaliero con delle strutture di rianimazione nelle vicinanze, che permettano il trattamento di eventuali complicazioni.
E i risultati?
La maggior parte delle volte i risultati vengono forniti sul momento. Ove necessario, una copia del rapporto della prova di sforzo viene inviata al Suo medico curante. I risultati vengono discussi in occasione della visita successiva dal Suo medico curante.
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Come si svolge l’esame?
Il paziente viene fatto sdraiare su un lettino, sul fianco sinistro come per un normale esame ecocardiografico transtoracico.
Vengono applicati degli elettrodi al torace per monitorizzare l’elettrocardiogramma ed uno sfigmomanometro per valutare l’andamento della Pressione Arteriosa.
Viene applicata una fleboclisi per somministrare, in dose controllata, il farmaco che provocherà al cuore modificazioni simili a quelle indotte da uno sforzo fisico (Dobutamina) o variazioni del circolo delle coronarie capaci di provocare ischemia, cioè sofferenza delle zone del cuore nutrite da rami coronoraici ristretti (Dipiridamolo). Attraverso la stessa fleboclisi possono essere somministrati altri farmaci che il cardiologo ritenga necessari per l’esito favorevole del test. La fleboclisi verrà rimossa al termine del test.
Quando viene interrotto l’esame?
L’esame viene interrotto quando è stata iniettata la dosa massima di farmaco per quel paziente. Può anche essere interrotto dal Cardiologo prima del completamento del protocollo di iniezione per la comparsa di alterazioni significative del tracciato eletrocardiografico o della motilità delle pareti del cuore all’ecocardiogramma, per variazioni dei parametri pressori o quando il paziente lamenti dei sintomi che il Cardiologo giudichi significativi.
L’ecostress è pericoloso?
Durante questo tipo di test possono comparire aritmie, una crisi di angina, uno scompenso acuto, un infarto del miocardio, un arresto cardiaco ed in casi estremamente rari (meno di 1 caso su 10.000 test) il decesso del paziente. Per questo nel laboratorio dove si esegue il test sono sempre disponibili farmaci e strumenti in grado di far regredire ognuna di queste rare complicanze nel minor tempo possibile.
L’incidenza delle complicazioni è comunque la stessa di una normale prova da sforzo a tappeto rotante o al cicloergometro o di una scintigrafia da sforzo.
Come prepararsi all’esecuzione di un’ecostress.
E’ opportuno che il paziente consulti con sufficiente anticipo il proprio medico curante per stabilire l’eventuale sospensione della terapia in corso che potrebbe essere necessaria per dirimere il dubbio diagnostico.
La sospensione dei farmaci, che non deve essere decisa da chi esegue l’esame ma da chi lo richiede, deve avvenire con modalità diverse a seconda delle proprietà del farmaco stesso.
Qualora il medico curante abbia deciso di far sospendere al paziente la terapia in corso, questa deve avvenire con le seguenti modalità:
- 48 ore prima dell’esame per nitroderivati, Calcio antagonisti, ACE inibitori, Digitale, Aminofillina.
- 5 giorni prima dell’esame per beta bloccanti (che devono essere sospesi gradualmente).
E’ infine molto importante che il paziente:
- non fumi da almeno 12 ore
- non assuma thè, coca cola, caffè da almeno 12 ore
- sia a digiuno da almeno 4 ore (in caso di diabete è opportuno consigliarsi con il proprio medici curante al fine di stabilire la dose di antidiabetico orale o di Insulina). Si può invece bere acqua senza particolari restrizioni.
- porti con sé la copia o l’originale della documentazione clinica relativa al problema che deve essere chiarito (cartella clinica, ECG, prove da sforzo, coronarografia ecc).
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1) COS'E' L'ECOCARDIOGRAMMA TRANSTORACICO ?
L’ecocardiografia è una metodica che è stata introdotta in Italia negli anni ’70; essa utilizza gli ultrasuoni per visualizzare l’interno del cuore ed il flusso del sangue attraverso le valvole.
A differenza delle radiazioni utilizzate in radiologia, gli ultrasuoni sono innocui, per cui non è necessaria alcuna precauzione e l’esame può essere eseguito su qualunque paziente innumerevoli volte (anche nelle donne in gravidanza).
Durante l’esame di routine, transtoracico, la sonda viene appoggiata al torace del paziente e gli ultrasuoni vengono diretti all’interno del corpo, senza che il paziente possa avvertirli.
Gli ultrasuoni arrivano al cuore e ritornano alla sonda che li trasforma in impulsi elettrici e li invia all’ecocardiografo dove vengono utilizzati per visualizzare sullo schermo un cuore “virtuale” che ci informa del comportamento del “cuore reale” del paziente. Le onde sonore possono anche essere riflesse dalle cellule del sangue e fornire informazioni sul flusso all’interno del cuore e dei vasi. Questo fenomeno è chiamato effetto Doppler. Durante un esame Doppler il paziente sente un rumore prodotto dalla macchina che rappresenta il flusso del sangue attraverso le valvole del cuore.
Gli anni ’80 hanno visto una progressiva diffusione di questo esame, tanto che oggi essa rappresenta, insieme all’elettrocardiogramma, la metodica di base per studiare qualunque tipo di malattia cardiaca.
Le informazioni che si rilevano con questo esame sono diverse e complementari a quelle che si acquisiscono con l’elettrocardiogramma. La visita cardiologica, l’Elettrocardiogramma e l’Ecocardiogramma bidimensionale Color Doppler transtoracico consentono di acquisire una ricchezza di informazioni sullo stato anatomico e funzionale del cuore di livello molto elevato che spesso consentono un primo accurato inquadramento dei problemi cardiologici del paziente.
2) In quali casi è utile eseguire l’esame ?
L’ ETT serve sostanzialmente a due scopi:
- a) valutare la funzionalità del cuore
- b) studiare il funzionamento delle valvole cardiache
3) E’ necessaria una preparazione particolare ?
No ! Non è necessaria alcuna preparazione per sottoporsi all’esame né modificare o sospendere la terapia in corso.
4) Perché è MOLTO IMPORTANTE avere notizie sulle malattie precedenti?
L’esame ecocardiografico è una procedura di tipo “artigianale” nella quale è fondamentale l’abilità del cardiologo che deve riuscire a visualizzare, in un tempo ragionevolmente contenuto, le strutture potenzialmente responsabili dei problemi del paziente. Questa visualizzazione, spesso difficile, comporta la capacità di orientare correttamente la sonda e di agire in modo coerente sui comandi della macchina. Per questo il cardiologo, prima di cominciare l’ecocardiogramma, deve sapere cosa deve andare a cercare.
Inoltre, per poter valutare l’evoluzione nel tempo della cardiopatia, è necessario poter fare un paragone con esami precedenti.
Vi sono infine alcune situazioni (ad esempio gli esiti di interventi cardiochirurgici) nelle quali NON E’ POSSIBILE iniziare l’esame senza avere notizia sul tipo di intervento che è stato eseguito e sulla protesi che è stata impiantata.
E’ quindi molto importante che il paziente abbia con sé una relazione clinica sulle condizioni del suo cuore il più completa possibile.
N.B. La foto mostra l'ecocardiografo cioè l'apparecchio usato per eseguire l'ecocardiogramma
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